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martedì 22 giugno 2010

Bollente isteria

Ti diverte, a tuo dire,
Giocherellare
Con l'insistita forma
Della tua crudeltà,
Manipolarne le fameliche
E grevi assurdità.
Mi stupisco ogni volta
Al ricevere senza averlo
Chiesto
Il lancinante turbinio
Della tua bollente
E torrida isteria,
La tua pulsante
E salina follia.
Un amaro bagno
Di sangue
Non potrà mai rendere
Più rosso
Il tuo corpo ruvido
E fremente.

sabato 12 giugno 2010

La Morte


Allora parlò Almitra dicendo: Ora vorremmo domandarti della Morte.
Ed egli disse: "Voi vorreste conoscere il segreto della morte".
"Ma come potrete trovarlo, se non lo cercate nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi legati alla notte non vedono di giorno, non può
svelare il mistero della luce.
Se davvero volete contemplare lo spirito della morte, spalancate il
cuore al corpo della vita.
Perché la vita e la morte sono una sola cosa, come il fiume ed il
mare.
Nel profondo delle vostre speranze e dei vostri desideri risiede la
muta conoscenza dell'Oltre;
e come semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la
primavera.
Fidatevi dei sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso
l'eternità.
Il vostro timore della morte è come il tremito del pastore davanti al
re la cui mano si posa su di lui per onorarlo.
Non è forse contento il pastore, sotto quel tremito, perché potrà
fregiarsi del segno regale?
Eppure non è forse più attento al suo tremore?
Perché cos'è morire, se non esser nudi nel vento e fondersi nel
sole?
E che altro è non più respirare, se non liberare il respiro delle sue
insonni maree, perché possa levarsi ed espandersi e cercar Dio
senza ingombri?
Solo quando berrete al fiume del silenzio canterete davvero.
E quando avrete raggiunto la sommità del monte, comincerete a
salire.
E quando la terra esigerà le vostre membra, solo allora danzerete
veramente."


Kahlil Gibran