Baudelaire mi riempie
Di demoniaca vitalità
Incitandomi ai paradisi artificiali
E ai versi superiori.
Artaud mi lancia dall'alto
Le sublimi invettive
Dei suoi onirici e barbari scenari
Pieni di angosciosa goduria
E d'impeto fremente.
Lorca m'inquieta e affascina
Con le oscure atmosfere,
Le devastanti
E dolci immagini
Di sangue e morte
Delle sue Gazzelle.
Campana mi scuote
Con il dionisiaco turbinio
Delle sue visioni supreme.
Oh, grandi e sommi poeti,
Nutritemi ogni giorno
Con i vostri magnifici
E superbi componimenti,
E non abbandonatemi
All'aridità di un mondo
Privo di poesia.
giovedì 20 maggio 2010
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10 commenti:
..tanto di cappello alla poesia dei "grandi nomi",alla poesia ricercata,impegnativa e "superba"..eppure il più delle volte sono i versi più semplici,quelli dei "comuni mortali", a rendere la Poesia specchio dell'anima
Beh, io sono dell'opinione che la poesia, per essere tale, debba essere considerata innanzitutto dal punto di vista della forma, che è importante almeno quanto il contenuto, se non di più, e che spesso, anzi, lo determina e modella, influendo su di esso e sulla ricezione del lettore, sulle sue impressioni e sensazioni. E quelli che tu chiami "grandi nomi" sono grandi nomi appunto per questo, per aver saputo dare alla poesia una forma superiore al comune, esprimendola in maniera superba.
Vada pure la semplicità, ma ricordati che la poesia è pur sempre qualcosa che valica i limitati e stretti confini della comune mediocrità, estraendo dalla dimensione quotidiana qualcosa che va oltre. E a noi ci è dato percepire ed accedere a questo plus proprio attraverso la forma. La forma è, in tal caso, (quasi) tutto. È la forma (ricercata) a dare sensazioni estreme (nel senso poetico del termine) e ad evocare immagini superiori.
Non discuto sul fatto che la poesia sia anche forma anzi..personalmente credo solo che sia soprattutto contenuto.
Non discuto sul fatto che lo scrivere in versi sia cosa da tutti e per tutti, ma credo che chiunque abbia un briciolo di sensibilità, un minimo di sensato o perchè no, insensato giudizio,possa avere qualcosa da esprimere.
Sono d'accordo con te quando scrivi che la poesia debba essere qualcosa che vada oltre la dimensione quotidiana, il comune,ma credo che anche il comune ed il quotidiano, abbiano qualcosa di altrettanto pregevole da esprimere,nella loro semplicità,senza necessariamente essere classificati come mediocri..
Ricorda:non sempre un bel vestito rende chi lo indossa altrettanto piacevole agli occhi altrui:-)!
Se poi la persona che lo indossa è già di suo piacevole..il bel vestito non può che renderle ancora di più giustizia!
Milly Mariuccia la saggia! Riposati nel prossimo mese perchè ti aspetterà un lavoraccio quest'anno......
Beh, a questo punto, date le argomentazioni, sarei anche d'accordo con te, ma fino ad un certo punto. Sono pur sempre del parere che l'abito, spesso e volentieri, lo fa il monaco, e la forma riesce a cambiare anche il contenuto, perlomeno nell'immediato. E sottolineo quest'ultima cosa, nell'immediato, perchè purtroppo quasi sempre, nella società frenetica, ossessiva, maniacale e pluridirezionale (o meglio, dispersiva) in cui viviamo, ci si ferma solo alle apparenze. Proprio per questo forse l'antidoto, il rimedio, sarebbe proprio quello di una poesia d'impatto, che riesce a colpire, a stordire ed abbagliare nell'immediato. Ciò non toglie che dietro di essa ci sia, anzi ci debba essere, un labor limae formale accurato (non un qualcosa scritto di getto, se non in rari casi di particolare ispirazione). Poesia non istintiva per gli istinti, per i sensi. Sembra una contraddizione, ma credo sia così.
Giusto per curiosità, quali sono i tuoi poeti preferiti?
Entrambi abbiamo le nostre argomentazioni, giuste o sbagliate che siano, condivisibili in parte ma comunque accettabili!
"Poesia istintiva non per gli istinti, per i sensi"...mi piace:-)
Mi chiedi quale siano i miei poeti preferiti..io sono per una poesia che mi travolga, che mi emozioni, che mi trascenda dalla realtà, indipendentemente da chi l'abbia scritta,però è normale che abbia qualche mia preferenza..te ne cito qualcuno uno tra l'altro a te caro come Lorca o Khalil Gibran..poeti ecco che uniscono al bel vestito un altrettanto piacevole portamento..così per rimanere nella metafora!
@Antonio..saggia io?!?!?!?!?ne ho di strada da fare:-)..per l'ipotetico lavoraccio di quest'anno, una sola parola OCSIDEBBO!!
Di Khalil Gibran ho letto "Il Profeta", che è la sua opera più famosa.. è affascinante.
Veramente io ho scritto "Poesia non istintiva per gli istinti, per i sensi." e non "Poesia istintiva non per gli istinti, per i sensi." come hai scritto tu (presumo volesse essere una citazione).. hai inverito il senso! :)
..le mie convizioni anche inconsciamente prendono il soppravento!:)
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